30.8.08

Kung Fu Panda


Regia: Mark Osborne, JohnStevenson
Cast: Jack Black, Dustin Hoffman, Angelina Jolie, Lucy Liu, Seth Rogen, Jackie Chan, David Cross, Ian McShane
Anno: 2008
Durata: 95 minuti

Dalla Dreamworks, l'azienda realizzatrice di grandi successi quali i numerosi Shrek e Shark Tale, arriva come si potrebbe dire "dalla Cina con furore" un nuovo film, divertente, scoppiettante e con un protagonista simpaticissimo e caratterizzato dalla voce energica di Jack Black in originale, mentre in italiano Fabio Volo presta la sua di voce.

In una Cina antica, viene narrata la storia di un panda pigro, svogliato ma ambizioso che lavora come cameriere e cuoco nel ristorante del padre, un volatile simile a un'anatra (cosa piuttosto strana), che è specializzato nella realizzazione di famosi spaghetti dall'ingrediente segreto. Po, il panda, invece vorrebbe tanto poter incontrare i cinque maestri del kung fu, ovvero Tigre, Mantide, Gru, Scimmia e Vipera, e imparare da loro i segreti dell'arte del combattimento, essendo lui molto preparato sulla storia antica. Invece il caso (o forse no) lo porta ad essere il prescelto per diventare la sesta arte del kung fu, il dragone, ma il maestro Shi Fu dei cinque combattenti è riluttante a dover impartire lezioni ad un panda flaccido, per nulla allenato e, come già detto, pigro. Eppure ha bisogno di qualcuno da istruire per poter sconfiggere Tai Lung, un leopardo delle nevi vendicativo verso Shi Fu col quale si era scontrato tempo addietro. Po si ritrova costretto per sua fortuna o suo malgrado a sostenere esercizi estenuanti.
Da due registi esordienti, un film che racconta la storia di un ragazzo che insegue i suoi sogni nonostante debba essere relegato nel suo posto a tenere compagni al padre, ma quando l'occasione si fa ghiotta dimostra un po' di titubanza di fronte al pericolo e alla difficolta che deve affrontare per diventare ciò che ha sempre desiderato, sperando invece che sarebbe stato uno scherzo. Un panda le cui speranze sembrano partire da zero a causa anche della sua prestanza ma comunque non si perde d'animo, perchè bisogna credere, un vecchio motto della Disney riutilizzato qui in un film della Dreamworks. Notevole il comparto grafico, a partire dall'inizio in cui il logo dell'azienda viene modificato per l'occasione fino all'introduzione in stile anime molto gradevole. Combattimenti studiati alla perfezione (con alcune sequenze a rallenty efficaci) e quel tanto di divertimento che non guasta, senza utilizzare elementi volgari come scoregge e quant'altro come era d'uso nei vari Shrek. Belle le realizzazioni dei personaggi, con un grande cast a prestare le loro voci: da Jack Black, mattatore delle commedie, a Jackie Chan, attore abituato ai film d'azione, così come per Lucy Liu, mentre Angelina Jolie è nel ruolo della Tigre e Dustin Hoffman il saggio maestro dei suoi allievi. Purtroppo in Italia, almeno secondo il mio parere, inadatto è stato l'apporto di Fabio Volo che parla per il panda, ma molto probabilmente la voce che veniva utilizzata nei trailer era migliore.
Un film divertente, da vedere senz'altro soprattutto in compagnia, per cui i bambini si faranno grandi risate con un personaggio che li rispecchia molto. Una osservazione: il popolo cinese viene rappresentato come dei maiali, ma viene il dubbio: è simbolo di uno dei segni del loro zodiaco oppure un'accusa verso questo paese?

Recensione a cura di Evanes

18.8.08

Le Cronache di Narnia il Principe Caspian

Regia: Andrew Adamson
Cast: Ben Barnes, William Moseley, Anna Popplewell, Skandar Keynes, Georgie Henley, Warwick Davis, Vincent Grass, Sergio Castellitto, Pierfrancesco Favino
Anno: 2008
Durata: 144 min.

Secondo capitolo cinematografico dell'adattamento del libro "Le cronache di Narnia" di C. S. Lewis sempre diretto da Andrew Adamson (lo stesso regista di Shrek). Il cast cambia poco: oltre al quartetto di attori che interpreta i fratelli e il leone, si aggiungono un giovane e testardo principe e un malvagio e perfido re interpretato da un italiano d'eccezione.



I quattro fratelli Pevensie, dopo il ritorno da Narnia, hanno passato un anno in Inghilterra da studenti, ma magicamente vengono di nuovo trasportati nel mondo magico, dove scoprono dalle macerie di un vecchio castello che dall'ultima volta in cui vi sono stati sono passati ben 1300 anni e la situazione è cambiata radicalmente: il regno è governato dalla città di Telmar, i quali hanno perseguitato gli abitanti di Narnia costringendoli a nascondersi. Telmar viene guidata da Lord Miraz (Sergio Castellitto), il quale, dopo aver avuto un figlio maschio dalla consorte, decide di eliminare l'unica persona che gli impedisce di governare Narnia, il principe Caspian (Ben Barnes), figlio di suo fratello. Il giovane e legittimo erede al trono fugge nella foresta e chiede aiuto agli abitanti della terra e ai fratelli Pevensie, un tempo veri sovrani di Narnia, per riprendersi il trono, spodestare Miraz e ridare Narnia alle creature.
Nonostante le ottime premesse e un trailer incalzante questo si rivela un filmetto discreto, un film per famiglie ed un fantasy non superiore al precedente episodio ma comunque godibile. I punti a suo sfavore sono purtroppo i più importanti: i dialoghi sono poveri e la sceneggiatura è debolissima, tanto da far sembrare allo spettatore di seguire un film di serie B sullo stile di Eragon; la magia che permeava il primo film non esiste più e tutto sa di già visto, come le creature che abitano Narnia; i combattimenti non sono molto frenetici; il cast sembra svogliato e rispetto al precedente film non si adatta al contesto, specialmente la nuova recluta Ben Barnes e prossimo interprete dell'ennesimo adattamento cinematografico su Dorian Gray. Però alcuni punti a favore sono rispettabili: Aslan ha finalmente cambiato voce e ha trovato il proprio doppiatore (lo stesso che doppia l'attore Liam Neeson il quale è la voce originale del leone) e quindi rimpiazza Omar Sharif; la magnifica prova di Sergio Castellitto al debutto in un fantasy e kolossal, perfetto malvagio e senza pietà, in grado di rivaleggiare con la Strega Bianca, come nella interessante scena del duello tra lui e il maggiore dei fratelli Pevensie, mentre Pierfrancesco Favino, la sua spalla, non è di aiuto ed è irrilevante nella storia.In conclusione, da vedere almeno una volta: è un peccato, ci si aspettava un film superiore alle attese e addirittura al primo episodio e invece ci si ritrova davanti un fantasy mal fatto, certo non da buttare via ma neanche da considerarsi nella lista.

Recensione a cura di Evanes

2.8.08

Final Cut:: Il Cavaliere oscuro

Riflessioni finali sull' andamento della pellicola di Cristopher Nolan. Tempi Moderni gli ha dedicato molto dello spazio che merita e, come previsto da me la pellicola non ha incassato quando doveva, perlomeno non quì da noi.



Purtroppo le mie previsioni si dimostano ancora una volta esatte. Dopo la splendida recensione di Evanes riguardo la pellicola e aver seguito attentamente il suo andamento, The Dark Knight non viene sfruttato a sufficenza nelle sale italiane. Sarà colpa del caldo, dell' afa, della spiaggia ma, il periodo estivo si è sempre dimostrato un totale fallimento per molte delle pellicola che meritavano davvero di essere viste e, sopratutto di incassare.
Il primo week-end della pellicola gli ha fatto fruttare circa 2 milioni di euro risultato che già da solo è sotto la media delle aspettative. Essa solo ieri ha avuto un calo davvero brusco portando a casa circa 200.000 euro e ci si aspetta raggiunga in totale i 5 milioni di euro. Mettiamo da subito in chiaro le cose, il periodo di uscita è nettamente sbagliato ma, non si può che apprezzare il tentativo e il rischio da parte della Warner Bros di riportare in auge un periodo che per la stagione cinemtaografica italiana è a dir poco distatroso. Il Cavaliere Oscuro meriterebbe la visione da parte di oguno di noi, già elogiato da molti ci si aggiunge pure il mio parere, si spera che con l' Home Video riesca a dominare il risultato deludente creato non dalla qualità che il film rappresneta a pieno ma, data da un pubblico che non vuole stare rinchiuso in sala nemmeno 2 ore e 30 (Fra le altre cose piacevolissime) ma, passare il proprio tempo libero nelle spiagge marittime.

Insomma, per concludere la disfatta del film di Del Toro e di Nolan non fà che incrementare la tesi che determinate pellicole meritevoli andrebbero fatte uscire nel periodo invernale/primaverile per evitare situiazioni spiacevoli come questa.